Il workshop sui giovani caregiver tenutosi allo spazio MAC’è di Carpi nel pomeriggio del 28 maggio, è l’evento che ha dato avvio alle giornate del caregiver familiare che hanno luogo nella cittadina emiliana dal 28 al 31 maggio, con l’obiettivo di condividere riflessioni, idee e strategie sulle persone che si prendono cura, gratuitamente di un proprio familiare fragile.
Chi sono i giovani caregiver? che bisogni hanno? Che impatto ha l’attività di cura che conducono nella loro vita quotidiana di giovani, ragazzi, bambini? Queste sono alcune delle tematiche approfondite. L’evento si e’ aperto con il saluto introduttivo di Alessandro Flisi, coordinatore delle politiche giovanili del Comune di Carpi ed e’ stato in seguito coordinato da Licia Boccaletti, referente per la cooperativa Anziani e non solo del progetto europeo TOYAC -Together fo Young Adult Carer- sui giovani adulti caregiver. Nel corso dell’evento i partecipanti -docenti, educatori, volontari, assistenti sociali, operatori e rappresentanti dei servizi socio-assistenziali, caregiver- hanno avuto la possibilità’ di conoscere le storie dei giovani caregiver inglesi attraverso testimonianze video. Quello che in prima battuta sembrava essere un fenomeno riguardante solo il mondo anglosassone, si e’ dimostrato essere un tema molto rilevante ed attuale anche per il contesto italiano. Dati ISTAT riportano infatti che i giovani caregiver tra i 15 ed i 24 anni in Italia, sono circa 170.000 mentre quelli identificati in Emilia Romagna sono attorno ai 13.000. Dopo aver riflettutto sulle principali potenzialità’ e criticità’ vissute da queste persone a causa della costante attività’ di cura svolte come ad esempio l’accrescere dell’auto-stima e l’acquisizione di nuove competenze da un lato e il rischio di depressione e isolamento dall’altro, i partecipanti sono stati suddivisi in 4gruppi di lavoro su casi realmente accaduti. Ogni gruppo e’ stato invitato a trovare soluzioni concrete per supportare i 4 giovani caregiver protagonisti dei casi. Le equipe multidisciplinari hanno proposto diverse soluzioni, sottolineando l’importanza di imparare a gestire la complessità’ facendo sistema tra i vari servizi esistenti già sul territorio. Le parole: servizi integrati, conciliazione, welfare di comunità, formazione dedicata, sono diventate la chiave di lettura per rispondere ad alcuni dei bisogni esplicitati dai giovani caregiver.
La presidente della commissione delle Pari Opportunità’ della Regione Emilia Romagna, Roberta Mori, dopo aver partecipato a tutte le attività’, ha concluso i lavori ponendo l’accento su un importante risultato ottenuto: La Legge Regionale 20 marzo 2014, n.2 “norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura e assistenza). Questa legge riconosce la figura del caregiver, la ufficializza e la rende protagonista del welfare di comunità’ attraverso l’integrazione dei servizi e l’adozione di un approccio multisettoriale. Inoltre la dott.ssa Mori ha evidenziato come, in paesi come l’Italia, in cui il ruolo di caregiver è ancora prevalentemente ricoperto dalla donna, progettare servizi che rispondano ai bisogni dei giovani caregiver contribuisca all’empowerment della donna all’interno della società.
L’evento e’ stato un importante momento di sensibilizzazione, condivisione per costruire interventi concreti sui giovani caregiver, a partire dal territorio di Carpi, dove organizzazioni del settore sociale privato ed istituzioni pubbliche hanno già iniziato a cooperare per trovare risposte concrete alle esigenze dei giovani che si prendono cura e progettare per loro un futuro migliore.
La giornata si è conclusa, nella serata, con il concerto del gruppo We are not a trio, promosso dallo spazio MAC’è.